ALLENAMENTO FUNZIONALE PRIMA SQUADRA

ALLENAMENTO FUNZIONALE PRIMA SQUADRA

AUTORE: MISTER LA CAMERA LUCIANO

Seduta d’allenamento calcio specifica in concordanza di tre capacità; la tecnica individuale, principi di tattica, e la capacità condizionale. Proposte di esercizi tecnico tattico condizionale con l’utilizzo ininterrottamente con la palla: l’attivazione/riscaldamento effettuando conduzione palla, simulazione finte/dribbling, esercizi di 1 contro 1 in spazi ridotti, ricercando la giocata/dribbling per superare il diretto avversario, esercizi di 1 contro 1 + sponde, la collaborazione, l’inizio della tattica semplificata, esercizio calciare in porta con precedente circuito di destrezza e lavoro atletico finale, il 6 contro 2 per il lavoro condizionale.

L’attivazione viene effettuato in due zone/campetti adiacenti, la rosa dei giocatori divisa in due gruppi all’interno dello spazio di lavoro. In ogni campo viene introdotto 2 palloni. Gli obiettivi di questa fase sono: attivare i giocatori da uno stato di fermo, a uno stato graduale di movimento, inserendo corse varie, a basso intensità con il supporto della palla. Si chiede; guida della palla (alcuni metri) finta/dribbling a piacere, e scarico a un compagno libero. Da notare che tutto il gruppo è in corsa blanda all’interno dello spazio di lavoro, e ci sono 2 palloni da controllare. Guida palla + finta/dribbling e ricerca della triangolazione con un compagno libero. Si chiede inoltre dopo a chi ha trasmesso palla di effettuare mobilità pre – atletici o corsa e cambi di direzioni o corsa all’indietro. Totale lavoro 10/15′ ma può dipendere anche dalla situazione climatica.

 

L’attivazione per noi allenatori, ma penso di più per i giocatori, è un rituale: con regole, prassi, consuetudine, costume e anche un fattore mentale. Di seguito vi elenco alcuni nostri approfondimenti di “Warm up”.  Dinamico, tecnico, a secco.

La seconda fase dell’allenamento, viene introdotto subito l’esercitazioni situazionali, creando 3 stazioni di lavoro, la prima stazione in alto, mostra un 6>2 nel cerchio di centrocampo (si può anche ridimenzionare lo spazio), dove i 6 giocatori esterni applicano un possesso palla tra di loro, mentre all’interno, ci sono 2 calciatori con le cassacche che hanno il compito di recuperare più palloni possibili in 30 secondi, si cambia la coppia ogni 30′. 

Le due stazioni in basso, sono esercitazioni di 1 contro 1 in spazi ridotti, con il supporto laterale del campo di 4 sponde. L’obiettivo tecnico/tattico principale è superare il diretto avversario o in dribbling o utilizzando le sponde per conquistare meta. La coppia si cambia ogni 30′.

Partita a tema svolto in una metà campo. La squadra difendente (blu) attua il modulo 4 3 3, mentre la squadra che attacca applica il 4 4 2. Si chiede alla squadra nera la costruzione dal basso, subendo l’azione di pressione e/o il pressing: la partenza inizia sempre dal portiere, con l’obbligo di uscire con fraseggi (susseguirsi di passaggi corti tra compagni di squadra), con l’intento di guadagnare terreno e servire uno delle due punte. La squadra blu adotta le marcature preventive e utilizza la tattica del pressing, per togliere spazio e tempo alle giocate degli avversari, cercando di riconquistare il possesso. A tempo stabilito, si cambiano i ruoli, da ricordare che se viene effettuato bene l’esercizio, alla massima intensità, si ottiene anche un buon lavoro condizionale!

La redazione di TopAllenatori vi suggerisce alcune partitine a tema per enfatizzare le capacità condizionale e non.

L’ultima fase della seduta, richiama gli obiettivi principali, utilizzando la gara dei tiri in porta. Come illustra l’immagine sotto, il giocatore A, inizia superando l’ostacolo con una sua personale finta/dribbling, per poi effettuare uno scambio (triangolazione) con il compagno, calcia in porta, e infine effettua una corsa veloce, verso il secondo portiere (che lancia una palla a mezz’altezza), il quale, lo controlla a volo, e esegue una guida palla veloce verso la fine. 

Dopo di che parte il giocatore B, che esegue ugualmente il percorso iniziale fatto precedentemente, calcia in porta, e infine corsa in accelerazione verso i paletti rossi.

Abbiamo inserito la corsa finale in accelerazione del giocatore B, simulando una ripartenza della squadra avversaria.

Conclusione

Io mio intento è di condividere le mie esperienze vissute sul campo, dandovi delle indicazioni, idee, ispirazioni. La pianificazione di una seduta specifica o non, è sempre molto personale, e capita spesso di modifiche o adattamenti anche durante la sessione stessa. L’articolo è rivolto anche a tutti gli allenatori che allenano le categorie agonistiche e non solo le prime squadre. 

Autore:  La Camera Luciano  ALL. DI BASE
Fonte:   www.topallenatori.it

 

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