Autore Luciano La Camera
La psicocinetica studia ciò che mette in contatto un ragionamento (psico) e un movimento (cinesi). Nell’ambito calcistico, le esercitazioni di psicocinetica, vanno ad allenare la capacità dell’atleta di effettuare e modificare un comportamento nel più breve tempo possibile, un movimento di base agli stimoli esterni (visivi, sonori e tattili) che si presentano in campo.
Le esercitazioni di psicocinetica, aiuta a fortificare la mente dell’atleta, per rispondere in tempi rapidi e senza errori sulle migliaia di stimoli che si presentano in ogni gara. Il calcio è un gioco dove nulla è prescritto, e l’imprevidibilità è sempre dietro l’angolo, il quale, i calciatori in campo devono sempre risolvere nuove sollecitazioni, codificandoli in una maniera rapida e efficiente. Quindi le esercitazioni psicocinetica andranno a stimolare la capacità di acquisizione e letture delle situazioni, la capacità di orientare – dirigere e indirizzare l’attenzione su ciò che è veramente rilevante – la capacità di anticipazione, cioè la capacità di trovare soluzioni il primo possibile.
Quando si imposta un allenamento psicocinetico si devono ideare esercitazioni che ricreino situazioni più verosimili alla partita ma che obblighino il calciatore a ragionare per rispondere in maniera corretta. Con l’allenamento, il giocatore acquisirà una certa esperienza che verrà poi rieseguita automaticamente durante la partita. Le esercitazioni, inizialmente, dovranno essere di facile risoluzione e divertenti, per evitare atteggiamenti di rifiuto da parte dei giocatori. Successivamente, una volta acquisita un certa esperienza, queste esercitazioni dovranno essere sempre più difficili e mirate.
“Il mio consiglio e di programmare le esercitazioni di psicocinetica all’inizio dell’allenamento, inserirlo dopo un buon riscaldamento, questo perché i giocatori non sono stanchi, e sono attenti ad effettuarli con la giusta concentrazione, e, che non dura più di 10 minuti”.
Esempio n°1
In modalità skip sul posto, ogni atleta hanno d’avanti un cerchio di riferimento, il mister con comandi vocali (veloci e differenti) indica le svariate spostamenti (destra, sinistra, avanti, indietro, fine),che i calciatori devono rispondere con le dovute corrette variazioni. Quando il trainer annuncia “Fine”, i giocatori vanno in corsa per 10 metri.
N.B.
Esempio n°2
Due giocatori; uno di fronte all’altro di circa 3 metri, il giocatore in rosso effettua con il pallone “La Campana” ( cioè, gambe leggermente divaricate, pallone fra i due piedi. Sul posto balzellando alternativamente su un piede e sull’altro, passarsi il pallone dal sinistra al destro, e viceversa), invece, il calciatore Giallo è sul posto in modalità skip, inattesa di seguire l’avversario di fronte nella direzione di corsa. In una frazione di secondo, il giocatore Rosso, calcia la palla verso la sua sinistra, e lui corre verso la sua destra per raggiungere i cinesini posti a circa 6 metri.
Esempio n°3
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Fonte: www.topallenatori.it