IPNOSI NELLO SPORT

Ipnosi nello sport

Questo è il primo degli articoli, dedicati  all’argomento ipnosi nello sport.

L’ipnosi è un fenomeno noto all’uomo da oltre quattromila anni e presente in ogni cultura e contesto storico. Era già conosciuto dagli antichi Cinesi, dagli Egizi, dagli Indiani, dagli Ebrei, dai Greci, dai Romani. Ippocrate, il padre della medicina, è famoso, per aver detto di questo fenomeno, ad occhi chiusi, l’anima vede bene il tormento subito dal corpo.

L’Ipnosi è una chiave fondamentale, per aprire le porte della mente, per ottenere prestazioni di eccellenza. In questo modo, è possibile raggiungere, rapidamente, gli obiettivi prefissati. E’ facile notare, osservando le gare, di atleti di varie specialità, come, essi, spesso, sperperano, inutilmente, la fatica realizzata, per sopportare allenamenti durissimi, perché erano carenti di un adeguata preparazione mentale. Con l’Ipnosi, è possibile registrare lo stato mentale ottimale.

 

L’ipnosi, in parole povere, è un procedimento, per educare la mente, a focalizzarsi, su un competenza specifica. Per essere più chiaro, posso dire che si tratta di uno strumento, capace di incidere, nel modo di affrontare le sfide che la vita, ogni giorno, ci presenta,  sportive e di ogni altra natura. Può aiutarci a vincere, se usata  opportunamente, oppure a perdere, se utilizzata inadeguatamente. Per comprendere quanto detto, è appropriato fare una precisazione. La vittoria, in qualsivoglia competizione, non è stabilita, solo, dalla preparazione atletica, tecnica e tattica, ma, allo stesso modo, dalle credenze inconsce  dei contendenti. In ogni condizione, queste possono essere molteplici ed impreviste, nella vita, come nello sport, la differenza che fa la differenza, nell’efficacia della prestazione, è stabilita dall’inconscio. La profonda consapevolezza che possiamo farcela, per raggiungere il nostro obiettivo, la troviamo nell’ipnosi.

Non sto parlando di una scorciatoia, per raggiungere risultati. La condizione principale è quella di allenarci fisicamente, nel miglior modo possibile. Una volta raggiunto il massimo della condizione atletica, tecnico, tattica, possiamo far ricorso all’ipnosi, per avere lo scatto vincente.

Essa può essere utilizzata, anche, integrandola in un programma di riabilitazione, per il recupero da infortuni.

Molti atleti ed allenatori hanno la convinzione che, solamente, focalizzandosi sui particolari, si possa raggiungere il dominio di una disciplina sportiva. Per dimostrarvi il contrario, vi propongo un gioco. Seguite, attentamente, le mie istruzioni. Abbandonate la vostra comoda posizione. Mettetevi in posizione eretta, pronti ad iniziare un breve percorso, a piedi. Percorrete qualche metro, poi tornate, di nuovo, alla vostra comoda posizione iniziale. Ora, mentre siete seduti e state leggendo questo articolo, vi farò alcune domande e, sono sicuro, che la risposta che darete, vi farà riflettere profondamente.

Siete pronti? presumo di si!

Come vi siete mantenuti in equilibrio? Avete notato, quante volte siete rimasti su un piede solo, mentre l’altro avanzava? Le punte dei piedi, le caviglie, le ginocchia ed altre articolazioni hanno tollerato forti pressioni, altrimenti, sareste caduti, in avanti. Potrei continuare, per molto ancora, nel descrivere tutto quello che vi è accaduto. Ora, vi faccio un altra domanda,  vi siete soffermati, qualche volta, sull’eventualità di rallentare, di trovarvi in difficoltà o di cadere? Ancora una volta, sono sicuro che non avete pensato a tutto questo.

Ora lasciate che mi complimenti con voi, che state leggendo quest’articolo. Vi starete chiedendo il motivo. Ancora un secondo, ed ecco pronta la risposta. Conoscete i segreti di come rimanere in piedi, in equilibrio, senza cadere. Di riuscire a camminare, speditamente, senza esitazioni. Tutto ciò necessita di una bravura superiore a qualsiasi disciplina sportiva. Il segreto del vostro buon risultato risiede, nella maniera in cui vi servite del vostro inconscio.

Per ora, mi fermo qui. Il mio intento era quello di suscitare la curiosità, su questo argomento. Negli articoli che seguiranno, entrerò più nel dettaglio. Approfondirò l’argomento sull’inconscio, per comprendere come può diventare, sempre di più, il nostro più potente alleato.

Concludo con una metafora, per farvi riflettere ulteriormente.

C’era un volta, un millepiedi che camminava con le sue mille zampe, tra le foglie d’erba di un prato. Una formica, anche lei a passeggio, lo vide, gli si avvicinò e cominciò ad osservarlo con curiosità.
Ad un certo punto, si fece coraggio ed attaccò bottone:

“Scusa tanto millepiedi”, disse la formica al millepiedi, “Se faccio fatica io a camminare con sei piedi, come diavolo fai tu a camminare così bene, senza inciampare né cadere mai, con tutte quelle zampe che si muovono assieme?”.

Il millepiedi rimase perplesso, si fermò tutto d’un colpo e cominciò a pensarci su…su…su ed ancora su…

Ma, alla fine, era talmente confuso, che non riuscì più a muovere un solo passo.

Il controllo che fa perdere il controllo!

 

 

Dott Antonio Sicignano

Medico chirurgo

Psicoterapeuta

Specialista in Ipnosi e Psicoterapia Ericksoniana

Esperto in Psicologia dello Sport

Credit picture: https://www.peakendurancesport.com

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