Preparazione Atletica: “A Secco o Con Palla”

Negli ultimi anni si dibatte sull’utilità o meno delle esercitazioni a secco per la preparazione atletica. In Italia si è sempre lavorato dando grande attenzione e spazio al lavoro senza palla; al contrario all’estero, soprattutto in Inghilterra e Spagna, si tende a lavorare sempre con il pallone tra i piedi. Mentre nel calcio professionistico, con tante sedute settimanali a disposizione, il lavoro a secco ha una sua funzionalità, nel calcio dei dilettanti dove le sedute sono poche, cercare di lavorare il più possibile con la palla offre il grande vantaggio di ottimizzare il lavoro, aumentando il numero di minuti totali che i nostri calciatori passano con il pallone tra i piedi. Nonostante tutto questo, ci sono anche momenti e situazioni, dove la preparazione a secco, può essere inserito con intelligenza nella settimana di lavoro nei dilettanti.

ESEMPI DI LAVORO CON PALLA

Un’esercizio con palla che esalta il metabolismo lattacido è costituito dall’esercitazione dagli attacchi della profondità. come vedete in figura, un gruppo di 5 giocatori eseguono da 6 a 8 ripetizioni di sprint con partenza della metà campo in direzione della porta avversaria con rapidi scambi e conclusione in porta e, successivamente, cambio di direzione ritornando in sprint fino a metà campo. Il recupero di 30″ garantisce alte concentrazioni di acido lattico al termine delle prove.

Per quanto riguarda invece un lavoro per lo sviluppo della rapidità e capacità di accelerazione, si propone un esercizio che è costituito da una gara di sprint sui 20 metri con conduzione e tiro in porta, fra un attaccante e un difensore, che ostacola in modo attivo e parte con un leggero handicap. Un ampio recupero superiore a 1 minuto, favorisce la re-sintesi di fosfocreatina e, di conseguenza, il lavoro può essere eseguito per molte ripetizioni.