SCHEMI DI GIOCO NEL CALCIO
Il modulo in sé rappresenta il primo passo per poter creare una tattica di gioco in grado di concretizzarsi soltanto con la molteplice interpretazioni dello stesso, da parte dei giocatori che ne sono egli attori principali. Ogni “Coach” ha un proprio credo calcistico ed a seconda della sua concezione, o sceglie di adattarlo ai giocatori in rosa, o fa sì che siano loro ad adattarsi ai suoi ideali di gioco. Si parte innanzitutto dalla scelta del modulo, ovvero dal numero di calciatori da assegnare ad ogni reparto (difesa, centrocampo, attacco), i più classici sono il 4-4-2 il 4-3-3 ed il 3-5-2.
I schemi di gioco. Uno schema in generale (in una fase offensiva) non è altro che una strategia a breve termine messa in atto per cercare di ottenere il massimo risultato con il minor sforzo possibile; vale a dire finalizzare con l’obiettivo di segnare una rete.
Il lavoro settimanale svolto e programmato con esercitazioni specifiche nelle tattiche di gioco, rappresenta per noi allenatori, strutture che offriamo ai nostri giocatori. Noi diamo tre-quattro-cinque opzioni da cui memorizzare, ma devono essere i giocatori a prendere la decisione giusta e a pensare con la loro testa. Il calciatore/uomo non è un computer che si può programmare, ma nello stesso tempo, l’atleta deve sapere come, quando e dove, ed e qui che lavoro un bravo Tecnico.
I schemi di gioco proposti e effettuati durante gli allenamenti rappresentano una linea guida per tutti, un’alternativa di soluzioni, un opzione alla soluzione individuale. Ogni singolo calciatore può mettere a disposizione degli altri tutto il proprio bagaglio calcistico in un movimento preordinato, pur senza togliere al singolo la libertà di inventare e improvvisare.
Il lavoro del Mister è di trovare un ampia varietà di soluzioni da proporre per le diverse situazioni che si possono accadere, sia in fase di possesso palla, sia in fase di non possesso palla. Insomma, una squadra che possiede più alternative nella stesso momento quando ha palla, o ragiona collettivamente nello stesso modo quando non è in possesso di palla, ha più possibilità di successo.
L’esercizio in mostra sopra, è la dimostrazione di quello che noi tecnici possiamo proporre durante la sessione tattica, infatti è una fase offensiva (in un modulo 4 4 2 o 4 3 3) dove sono protagonisti i centrocampisti. L’intento è di liberare (tramite movimenti e combinazioni) in fascia laterale un uomo per il cross in area di rigore, dove possono finalizzare i tre compagni d’inizio manovra.
Per (liberare il giocatore “B”) i passaggi e ricezione abbiamo usato le combinazioni: corto-lungo-corto-lungo
Il giocatore “B” effettua (per ricevere palla) un contro movimento: lungo-corto e successivamente effettua una corsa visiva sulla fascia.
I giocatori “A” “C” “D” accompagna l’azione entrando in area di rigore per un possibile finalizzazione.
Autore: La Camera Luciano
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