L’Energetica Nel Calcio

Il Dispendio Energetico Nel Calciatore

Di seguito è stilato un esempio di menù  alimentare per il calciatore, estratto dall’E-book “Alimentazione Sportiva” scritto per  risolvere le problematiche nutrizionale dei calciatori, adottando specifiche integrazioni alimentari indirizzate al miglioramento delle capacità fisiche.

Il gioco del calcio (come altri giochi di squadra), data la specializzazione imposta dai ruoli, non si presta ad una valutazione generica del calciatore ai fini, come per esempio, della massima potenza aerobica. Alcuni studi raggruppati da Bangsbo (1996) su gruppi di calciatori mostrano che i valori di VO2max si aggirano fra i 45 ed i 65 ml/kg/min, dati variabili ma tendenzialmente indicativi di una massima potenza aerobica relativamente ridotta.

D’altronde per quanto riguarda il dispendio energetico è stato determinato che la distanza media coperta, durante un incontro di calcio di 90 minuti, varia tra i 10 – 12 km con punte massime per i centrocampisti e minime per i difensori. Oltre la metà degli spostamenti avviene a bassa velocità mentre corse ad alta velocità coprono poco più di 1 km. In questo caso, data la complessità delle attività motorie espresse dal calciatore (scatti, accelerazioni, salti, cambiamenti di direzione, ecc.), il dato relativo alla f. c. nel corso di un incontro si aggira intorno a 173 bm (Bangsbo 1996).

Dedotto ciò è facile risalire al dispendio energetico del soggetto, indirettamente, ma con precisione, stabilendo la quota calorica a circa 800 – 1200 kcal. Noto il peso corporeo del soggetto e con opportune correzioni basate sul coefficiente di utilizzazione degli alimenti e sulla loro attività dinamico-specifica è possibile stabilire il menù alimentare suddividendo gli alimenti nelle opportune proporzioni di glucidi, protidi e lipidi.


  1. durante la gara:

Si consiglia uso di bevande quali acqua, succo di agrumi zuccherato, soluzioni isotoniche.

  1. dopo la gara:

Immediato ripristino dei sali e dei fluidi corporei;

E’ consigliato il consumo di frutta come mele e banane ricche di potassio;

Il pasto successivo (almeno 3 ore dopo la competizione) deve essere costituito da cibi quali carne o pesce alla griglia con verdura cotta a vapore, frutta, gelato o crostata.

Quanto all’aspetto psicologico, nel preparare un pasto pre-gara non si può ignorare lo stress emotivo del calciatore che può condurre, di per sé, a perdita di appetito, a dolori intestinali e talora a fenomeni di nausea e diarrea. Ciò imporrà variazioni nella preparazione del menù.

 

Bibliografia

Bangsbo J. “ La preparazione fisica nel calcio. Un approccio scientifico.”

Edito da Kells, Ancona, 1996.

foto credits: www.bbc.co.uk

font: www.topallenatori.it

 

Mandara Stefano

Trainer CFT-2 I.S.S.A.

Cuoco

Esperto di alimentazione sportiva

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